Monday, September 17, 2007

intervento critico di Marianna Accerboni

Raffinato minimalista visionario, il pittore Nicola Tomasi attivo da anni a Gorizia, crea, attraverso una tecnica calibrata e ineccepibile, una serie di architetture fantastiche: palazzi della memoria, lievi eppure possenti, che, grazie a delle prospettive elegantemente forzate, si librano verso il cielo secondo un'impaginazione razionalista e nello stesso tempo originale, realizzata seguendo i crismi dell'intuizione e del comporre contemporanei. Non a caso infatti le sue invenzioni e le sue strutture, prendono avvio da una delle espressioni artistiche più glamour degli anni 2000, cioè la fotografia, di cui Tomasi è da sempre molto appassionato; tant'è che, proprio attraverso l'arte del terz'occhio, si è accostato alla pittura.In seguito, partito dall'astrazione materica, dai monocromatici e dalla tecnica a olio, l'artista si è addentrato - pur mantenendo viva la sensibilità per una superficie intensamente e irregolarmente modulata - in una trama neofigurativa, che, nella sua essenzialità, rappresenta una delle cifre più interessanti del linguaggio contemporaneo, il quale in linea di principio ha già superato l'informale e l'astrazione. E sotto il profilo tecnico il processo di evoluzione è avvenuto in particolare attraverso la sperimentazione e l'intreccio di modi e materiali diversi, quali per esempio stucchi poliestere, acrilici, legno, metalli, resine epossidiche...Per di più va sottolineato che, in linea con il linguaggio della modernità, Tomasi ha addottato spesso di recente la computergrafica per l'iniziale “progettazione“ delle sue architetture. Modernissimo, attuale e “saggio“, l'artista, che, grazie ai suoi palazzi silenziosi, negli ultimi anni si è aggiudicato diversi primi premi, pensa già ai prossimi lavori, i quali saranno realizzati attraverso un mix di fotomontaggi fotografici e di inediti interventi cromatici che - per quanto riguarda quest'ultimi - la mostra attuale già propone.
Marianna Accerboni

Saturday, September 08, 2007

settembre


settembre, 2007
tecnica mista su tavola
110x110